Le intro di chitarra più sottovalutate della storia del rock, tra Knopfler, Buckley, Mitchell e Drake.
🌊 1. Dire Straits – “Love Over Gold” (1982)
Un’apertura lenta e cinematografica: la Stratocaster di Mark Knopfler respira, sospende il tempo, costruisce un racconto fatto di spazio e dinamica.
🪶 2. Jeff Buckley – “Mojo Pin” (1994)
Un arpeggio liquido in open tuning, pieno di tensione spirituale.
Buckley introduce il suo universo con poche note che sembrano galleggiare sull’acqua.
💎 3. Joni Mitchell – “Amelia” (1976)
Accordi fluttuanti e armonie inusuali: un’intro che suona come un paesaggio interiore.
La chitarra qui è memoria, non accompagnamento.
🌒 4. Genesis – “Entangled” (1976)
Steve Hackett costruisce un ricamo acustico ipnotico su cui il Mellotron di Banks si stende come nebbia.
Prog rock che respira, non che corre.
🔮 5. Pat Metheny Group – “Last Train Home” (1987)
Pattern ripetitivo, suono sintetizzato e malinconico: la chitarra diventa locomotiva e cuore insieme.
🌫️ 6. Camel – “Stationary Traveller” (1984)
Un intro strumentale di Andy Latimer tra delay e nostalgia urbana.
Perfetta sintesi tra melodia e introspezione.
🌅 7. Pink Floyd – “Fat Old Sun” (1970)
Un inizio pastorale di David Gilmour: chitarra limpida, voce morbida, luce d’alba.
L’embrione di Wish You Were Here.
🔥 8. Nick Drake – “Introduction” (1970)
Solo chitarra acustica e orchestra.
Drake unisce folk e classicismo con una grazia quasi invisibile.
Una delle intros più eleganti e ignorate di sempre.
🌾 9. John Martyn – “Solid Air” (1973)
La sua chitarra con effetti echoplex crea un tappeto caldo e ipnotico.
Una fusione di jazz-folk e soul che anticipa l’elettronica ambient.
🕯️ 10. Mazzy Star – “Fade Into You” (1993)
Un giro di chitarra semplice, ma con un riverbero che sembra infinito.
Intimità pura, sospesa tra sogno e malinconia.
✨ Epilogue – When Less Becomes Legendary
Dieci intro che non gridano ma respirano.
Chitarre che non mostrano tecnica, ma identità.
Un promemoria per ogni musicista: a volte, la grandezza nasce da una sola nota suonata nel modo giusto.
🎧 Spotify playlist proposta:
Underrated Guitar Intros – SlaveToMusic Selection
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