Devo essere sincero: ho acquistato questo disco spinto dalla superba recensione su Pitchfork e dalla presenza, tra i molti artisti coinvolti, di Bon Iver — che mi aveva già conquistato con il suo secondo album omonimo.
Ma fin dal primo ascolto ho capito che quell’acquisto era più che giustificato. My Beautiful Dark Twisted Fantasy è un vero capolavoro: un’opera monumentale e coerente, capace di fondere ego e vulnerabilità in una visione sonora totale.
L’album si apre a una moltitudine di stili e collaborazioni, ma tutto converge nella costruzione di un linguaggio unico, dove l’ambizione orchestrale incontra l’intimità delle confessioni.
La traccia che non smetto mai di riascoltare è “Lost in the World”: un crescendo travolgente che parte dal vocalizzo filtrato di Bon Iver per esplodere nella voce di Kanye, sostenuta da un intreccio di cori e da una ritmica pulsante, quasi tribale. Il brano si dissolve nella successiva “Who Will Survive in America”, chiudendo uno dei momenti più emozionanti dell’intero lavoro.
Altro vertice è “Power”, costruito su un tappeto di cori e riff ipnotici che accompagnano Kanye in una riflessione lucida e ossessiva sul potere e le sue contraddizioni. È uno di quei brani che riescono a essere insieme grandiosi e fragili, come tutto il disco.
My Beautiful Dark Twisted Fantasy resta una delle opere più visionarie e influenti degli anni Duemila: un punto d’incontro tra rap, rock, soul e avanguardia, dove ogni dettaglio sonoro contribuisce a definire la complessità dell’artista e dell’uomo.
🎧 Brani consigliati:
- Lost in the World
- Power
- Runaway
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