Introduzione
Life on Mars? non è solo una canzone: è un enigma musicale che riflette alienazione, spettacolo e ricerca di autenticità. Pubblicata nel 1971 su Hunky Dory, anticipa la metamorfosi di Bowie e la sua ascesa verso lo status di icona globale.
Contesto storico
Quando Bowie scrisse Life on Mars?, era in bilico tra frustrazione e trasformazione. Ancora poco conosciuto, cercava di emergere e si sentiva intrappolato tra generi. Il brano nasce come risposta ironica a My Way: dove la canzone di Paul Anka celebra la chiarezza, Bowie sceglie il caos e il dubbio.
Il significato nascosto
Il titolo non parla di astronomia: “Marte” è una metafora di autenticità, di un luogo oltre lo spettacolo vuoto. La protagonista — “la ragazza con i capelli topo” — cerca evasione nel cinema, ma trova solo immagini riciclate. La domanda “C’è vita su Marte?” diventa un grido esistenziale: esiste qualcosa di più vero?
Analisi del testo
Bowie costruisce un collage di immagini surreali: il poliziotto che picchia la persona sbagliata, Mickey Mouse cresciuto in una mucca, marinai che lottano in una sala da ballo. Non sono nonsense: riflettono il caos culturale e la saturazione mediatica. Il ritornello eleva la tensione, poi ricade nella stessa scena — un ciclo di speranza e disillusione.

David Bowie performing “Life on Mars?” in early 1970s
Struttura musicale
Il brano è una ballata pianistica con arrangiamento orchestrale firmato Mick Ronson e armonie complesse. Nominalmente in Fa maggiore, scivola tra tonalità lontane (F, E♭, A♭, D♭), creando un’atmosfera cinematografica. La voce di Bowie spazia da note basse intime a slanci quasi operistici, mentre gli archi amplificano il dramma.
Curiosità
- Origine: Bowie scrisse il brano dopo il rifiuto della sua versione inglese di Comme d’habitude (poi diventata My Way).
- Video iconico (1973): Bowie in completo turchese su sfondo bianco, minimalismo che esalta la sua immagine aliena.
- Citazioni: Bono lo definì “una domanda sull’essere vivi, più che su Marte”.
Perché è ancora attuale
Il conflitto tra vita autentica e spettacolo mediatico è oggi più forte che mai. Life on Mars? anticipa l’era dei social: un mondo di immagini che promettono senso ma offrono solo ripetizione.
FAQ
- Qual è il significato di “Life on Mars?” di David Bowie?
È una riflessione sull’alienazione e sull’illusione mediatica: la protagonista cerca autenticità ma trova solo spettacolo vuoto. - Quando è stata scritta e pubblicata?
Nel 1971, sull’album Hunky Dory. - Il titolo si riferisce davvero a Marte?
No, è una metafora: rappresenta la ricerca di qualcosa di più autentico oltre la realtà artificiale. - Perché il testo sembra un collage di immagini?
Perché Bowie voleva riflettere il caos culturale e la saturazione mediatica dell’epoca. - Perché la canzone è considerata un capolavoro?
Per la combinazione di liriche surreali, armonie complesse e arrangiamento orchestrale che la rendono unica.