Stevie Wonder, Songs in the Key of Life

Songs in the Key of Life è il diciottesimo album del cantautore statunitense Stevie Wonder, pubblicato dalla Motown nel 1976. Il disco raggiunse la prima posizione nella classifica Billboard 200 per 14 settimane negli Stati Uniti, la prima in Olanda e Francia, la seconda nel Regno Unito e Italia, la quinta in Nuova Zelanda, la sesta in Norvegia e la nona in Svezia grazie anche ai singoli I Wish e Sir Duke. Nel 1977 vinse il Grammy Award all’album dell’anno. L’album si situa al culmine del “periodo classico” di Wonder. Il disco venne registrato principalmente al Crystal Sound Studio di Hollywood, con alcune sessioni tenutesi al Record Plant di Los Angeles, al Record Plant di Sausalito, e all’Hit Factory di New York City. I missaggi finali furono eseguiti al Crystal Sound.

Ambizioso doppio LP con l’aggiunta di un EP bonus di quattro canzoni, Songs in the Key of Life divenne uno dei maggiori successi di Wonder sia in termini di vendite che di critica. Nel 2005, l’album venne inserito alla posizione numero 57 nella lista dei migliori 500 album di sempre redatta dalla rivista Rolling Stone. Nello stesso anno venne inserito nel National Recording Registry dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America, che lo definì “culturalmente, storicamente, ed esteticamente significativo”.
Nel 1976, Stevie Wonder era ormai diventato uno dei personaggi più famosi nel mondo del R&B e della musica pop, non solo negli Stati Uniti, ma a livello mondiale. In un breve lasso di tempo, album quali Talking Book, Innervisions e Fulfillingness’ First Finale avevano tutti contribuito al suo status di superstar, con gli ultimi due vincitori del Grammy Award for Album of the Year nel 1974 e nel 1975, rispettivamente. Alla fine del 1975, Wonder prese seriamente in considerazione l’idea di abbandonare il music business per emigrare in Ghana a lavorare in associazioni dedite all’aiuto di bambini disabili. In precedenza, aveva pubblicamente espresso il suo forte disappunto nei confronti del governo statunitense circa il modo nel quale esso stava guidando il Paese. Cambiò però idea, quando firmò un nuovo contratto discografico con la Motown il 5 agosto 1975. All’epoca, anche la Arista Records e la Epic Records erano interessate a lui. Il nuovo contratto prevedeva una durata di sette anni, sette LP, un compenso di 37 milioni di dollari e il totale controllo artistico, e si rivelò uno degli accordi maggiori mai raggiunti per un contratto di un artista musicale fino a quel punto. Fin dall’inizio Wonder decise di prendersi una pausa di un anno dal mercato discografico, per focalizzare i suoi sforzi alla produzione di un album doppio da far uscire nel 1976.

L’album fu pubblicato il 28 settembre 1976 su doppio LP con un EP supplementare contenente 4 brani (Saturn, Ebony Eyes, All Day Sucker e Easy Goin’ Evening (My Mama’s Call)) intitolato A Something’s Extra e un libretto di 24 pagine con i testi delle canzoni.[

fonte wikipedia.it

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